Prevenire l’invecchiamento cutaneo
Prima di tutto è doverosa una premessa, prevenire l’invecchiamento cutaneo si può, ma entro certi limiti.
Abbiamo parlato di cause endogene e cause esogene che sono alla base di questo processo, definendo che per le cause endogene non si può fare nulla, dopotutto non è possibile modificare il proprio DNA.
Detto ciò è possibile attuare alcuni accorgimenti nel quotidiano e trattamenti specifici per contrastarne l’avanzamento.
Nutrienti amici della pelle
VITAMINA A
È contenuta nell’olio di fegato di pesce, nel fegato dei mammiferi, nel tuorlo d’uovo, nel latte e i suoi derivati.
Esercita un’azione epitelioprotettiva, antinvecchiamento, di regolazione del metabolismo cellulare.
VITAMINA C
Si trova in agrumi, pomodori, peperoni, broccoli, cavoli, spinaci, prezzemolo, fragole e melone.
Esercita un’azione anti-radicali liberi, regola la sintesi del collagene e ha effetto schiarente sulle macchie melaniche.
VITAMINA E
La troviamo nel latte, nel burro, nel fegato e nel tuorlo d’uovo.
Stimola il rinnovamento cellulare, la produzione di collagene ed elastina, regola lo spessore della pelle e protegge dai raggi solari.
VITAMINA K
Si trova in ortaggi a foglia verde, pomodori, latte, uova, fegato ed è in grado di prevenire l’invecchiamento della cute.
SELENIO
È contenuto nel lievito di birra, cereali, funghi, formaggi, frattaglie, uova e pomodori.
Aiuta a contrastare l’azione dei radicali liberi.
ZINCO
Lo si può trovare nelle farine integrali, nel latte, nel tuorlo, nei frutti di mare e nella carne; favorisce la produzione di collagene.
Trattamenti anti-age
Eccoci finalmente sul tuo terreno di gioco, i trattamenti estetici!
Abbiamo parlato di cosa può aiutare il corpo dall’interno ma è giunto il momento di parlare di come puoi tu, in cabina, prevenire e migliorare gli inestetismi tipici dell’invecchiamento cutaneo.
Stiamo parlando principalmente di trattamenti anti-age, e tra i più performanti troviamo i peeling.
Peeling chimici
I peeling chimici consistono nell’applicazione sulla superficie cutanea di una o più sostanze esfolianti.
Esse provocano un discreto danno tissutale, successivamente avviene la rigenerazione degli strati dell’epidermide e/o del derma, con evidente miglioramento della consistenza cutanea.
I peeling possono essere suddivisi in tre categorie: superficiali, medi e profondi, a seconda del livello di penetrazione della sostanza utilizzata.
Le rughe, l’ispessimento cutaneo e le anomalie della pigmentazione tipici del foto-invecchiamento possono essere significativamente migliorati con i peeling chimici medi e profondi.
I peeling superficiali sono invece indicati per quei soggetti con foto-invecchiamento iniziale e di grado lieve, o per coloro i quali non accettano i disagi legati al periodo post trattamento di quelli più intensi.
Attivi nei peeling
ACIDO GLICOLICO
I peeling con acido glicolico al 70% sono indicati nei casi di foto invecchiamento del volto di grado lieve, con rughe superficiali.
In questi casi, per ottenere risultati soddisfacenti sono necessarie circa 4-6 sedute, ripetute a distanza di 2-3 settimane.
ACIDO SALICILICO
L’acido salicilico è indicato nel trattamento del foto invecchiamento moderato e nel trattamento dell’acne, in quanto disgrega i corneociti superficiali esfoliandoli. Per un buon risultato occorre un ciclo di 3-4 sedute a distanza di 10 giorni ciascuno.
ACIDO PIRUVICO
Il peeling con acido piruvico è indicato nei soggetti con foto invecchiamento di grado lieve e moderato, con numerose discromie, pelle ispessita e porosa. Si consigliano 4-6 sedute, da ripetere ogni 3-4 settimane.
ACIDO TRICLORACETICO
Nei clienti con photoaging più grave, con rilassamento cutaneo e discromie diffuse, o in quei soggetti che presentano esiti cicatriziali da acne, è indicato il peeling con acido tricloracetico da solo o abbinato alla soluzione di Jessner.
Questo per favorire l’esfoliazione e per stimolare i fibroblasti a produrre nuovo collagene.
Il risultato conclusivo risulta apprezzabile circa 3-4 settimane dopo il trattamento.
ACIDO FENOLICO
Il principio attivo alla base di questo peeling chimico è il fenolo, un acido che agisce da cheratocoagulante, facendo precipitare le proteine cutanee superficiali.
Esse penetrano fino allo stato dermico reticolare, provocando la reazione infiammatoria e la conseguente azione riparatrice.
Questa azione stimola la produzione di collagene e di elastina nel derma e il riordino delle nuove cellule dei vari strati epidermici con conseguente miglioramento dell’aspetto estetico della pelle.
È indicato nel trattamento di rughe profonde, solchi cutanei e cicatrici da acne.
YELLOW PEEL
Un peeling combinato, che si presenta come una pasta gialla schiarente a base di acido cogico, azelaico, retinico, fitico e ascorbico.
L’esfoliazione è moderata, ma il suo potere schiarente è notevole, soprattutto nei confronti di macchie dovute ad alterazioni ormonali.
È indicato nel trattamento del melasma epidermico, delle lesioni ipercromiche benigne dell’epidermide, delle rughe superficiali e medie.
Dalla cabina al domiciliare
Questi sono solo alcuni degli attivi che è possibile trovare nei prodotti cosmetici da cabina e non, infatti sempre più prodotti della GDO contengono questi principi, anche in percentuali notevoli.
Non dimenticare che sei tu la professionista del settore beauty e, grazie ai tuoi studi, sei in grado di guidare e consigliare al meglio i tuoi clienti, dal trattamento in cabina al prodotto domiciliare.
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Spero che questo articolo ti sia piaciuto, durante l’anno affronteremo nel dettaglio alcuni degli attivi citati, quindi se non vuoi perderti tutte le notizie più importanti del settore beauty professionale ti consiglio di seguirci sui social e attivare la campanella 🔔