Acido Tranexamico, dalla medicina alla cosmesi

Acido Tranexamico, dalla medicina alla cosmesi

Acido Tranexamico, dalla medicina alla cosmesi

Ragazze in tante mi avete chiesto dettagli sull’acido tranexamico, oggi ne parliamo, partendo dalla medicina fino ad arrivare alla cosmesi  insieme a Gabriela Muselli di Club Cosmetico, esperta sull’argomento. Ormai lo sapete che mi avvalgo sempre dei migliori professionisti del settore per darvi informazioni utili e corrette per il vostro lavoro, insomma per aiutarmi ad aiutarvi🩷

Ed ecco qui tutto quello che vi può essere utile, buona lettura!

Cos'è l'acido tranexamico?

L’acido tranexamico è un ingrediente che negli ultimi anni ha guadagnato un posto di rilievo nel mondo della cosmesi, grazie alle sue proprietà particolarmente efficaci nel trattamento di diverse problematiche cutanee. Questo attivo è noto soprattutto per il suo impiego nella riduzione delle macchie scure e dell’iperpigmentazione, ma le sue funzioni vanno ben oltre.

L’acido tranexamico è un derivato sintetico dell’aminoacido lisina e viene tradizionalmente utilizzato in ambito medico come agente antifibrinolitico, ovvero per prevenire e trattare il sanguinamento eccessivo. Prima di diventare popolare in cosmesi, ha trovato ampio uso in medicina.

Trattamento del sanguinamento

La sua funzione principale è quella di prevenire il sanguinamento eccessivo in diverse situazioni cliniche, come interventi chirurgici, traumi o condizioni come l’emofilia. Viene somministrato sia per via orale che per via endovenosa o topica, agendo attraverso l’inibizione dell’attività fibrinolitica, che permette di mantenere la coagulazione del sangue.

Menorragia e disturbi ginecologici

Un altro impiego comune dell’acido tranexamico è nel trattamento della menorragia, ovvero del sanguinamento mestruale eccessivo. Grazie alla sua capacità di ridurre il flusso mestruale, è spesso prescritto a donne che soffrono di cicli abbondanti o anomali.

Trattamento delle emorragie post-partum

L’acido tranexamico viene anche utilizzato per ridurre il rischio di emorragie post-partum. In questo contesto, il farmaco viene somministrato in dosi più elevate rispetto a quelle impiegate per uso topico in cosmesi, e viene somministrato per via sistemica per garantire un controllo rapido del sanguinamento.

In medicina, le dosi di acido tranexamico sono generalmente molto più elevate rispetto a quelle utilizzate in cosmesi. 

Viene somministrato per via orale o endovenosa, con l’obiettivo di agire su disturbi sistemici come le emorragie, in dosi che vanno da 500 mg a 1,5 g, somministrate più volte al giorno.

Tuttavia, è stato scoperto che questo ingrediente ha un effetto benefico sulla pelle, in particolare nella gestione delle discromie cutanee come il melasma e le macchie solari.

Le principali funzioni in cosmesi

Riduzione dell’iperpigmentazione

La proprietà più conosciuta dell’acido tranexamico è la sua capacità di ridurre le macchie scure e uniformare il colorito della pelle. Agisce inibendo l’attivazione dei melanociti, le cellule responsabili della produzione di melanina, che in eccesso causano la comparsa di macchie.

Questo lo rende particolarmente indicato per trattare condizioni come il melasma, il cloasma e l’iperpigmentazione post-infiammatoria (ad esempio, macchie lasciate dall’acne).

Azione lenitiva

L’acido tranexamico ha anche proprietà lenitive e antinfiammatorie. È efficace nel ridurre l’arrossamento della pelle, rendendolo utile per chi soffre di rossori o irritazioni causate da trattamenti estetici aggressivi o da condizioni cutanee come la rosacea.

Miglioramento della barriera cutanea

Oltre a correggere le imperfezioni della pelle, l’acido tranexamico può anche migliorare la funzione barriera della pelle, rendendola più resistente e meno sensibile agli agenti esterni.

Questo effetto è particolarmente apprezzato dalle estetiste che cercano trattamenti efficaci per pelli sensibilizzate o reattive.

Effetto antiossidante

Recenti studi hanno dimostrato che l’acido tranexamico possiede proprietà antiossidanti, che aiutano a proteggere la pelle dai danni dei radicali liberi. Questo contribuisce a prevenire l’invecchiamento precoce, mantenendo la pelle più giovane e luminosa.

In cosmesi, l’acido tranexamico è utilizzato in concentrazioni decisamente più basse rispetto alla medicina, solitamente in prodotti topici come sieri o creme con una concentrazione che varia dallo 0,5% al 2%. Queste basse concentrazioni sono sufficienti per agire a livello cutaneo, inibendo la produzione eccessiva di melanina senza effetti collaterali sistemici.

Come e quando utilizzarlo?

L’acido tranexamico può essere integrato in diversi prodotti cosmetici, come sieri, creme e maschere.

Per un trattamento efficace dell’iperpigmentazione, è consigliabile utilizzarlo in combinazione con altri attivi schiarenti, come la vitamina C, l’acido kojico o l’arbutina.

Tuttavia, è importante introdurlo gradualmente nella routine di bellezza, soprattutto per chi ha la pelle sensibile.

L’acido tranexamico nella lotta contro le macchie

L’acido tranexamico si sta affermando come un ingrediente fondamentale nella lotta contro le discromie cutanee, grazie alla sua efficacia comprovata e alla sua versatilità.

Per estetiste e professionisti della bellezza, rappresenta uno strumento prezioso per offrire trattamenti mirati e avanzati.

Grazie al suo potenziale doppio uso, è una molecola che continua a evolvere e a trovare nuove applicazioni sia in campo medico che cosmetico.

Spero davvero che questo articolo “acido tranexamico, dalla medicina alla cosmesi” ti sia stato utile, se vuoi maggiori informazioni puoi contattare Gabriela che sarà felice di aiutarti!

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Valentina Benedetto

Valentina Benedetto

Valentina è l’ideatrice del concetto di Estetispa, nonché la figura principale con la quale si interfacciano le estetiste. Nasce come Spa Manager e dopo anni di attività dove aiuta le estetiste dei suoi team, decide di volerne aiutare di più così realizza Estetispa per fornire strumenti ed informazioni che secondo lei sono utili alle estetiste per potersi affermare professionalmente.

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