Ciao Ragazze,
Voi quanto siete competenti in materia di INCI?
Sapete cos’è? Come si legge? Cosa prevede la legge in materia? Vi faccio queste domande perchè è ora che prendiate coscienza che tutte, e dico tutte, le Vostre clienti possiedono un’arma che contiene queste risposte!
Il cellulare! e più precisamente esistono delle App e dei siti internet che traducono in un linguaggio coprensibile anche ad un bambino (vedi immagine sottostante), se un prodotto o un componente di un prodotto VA BENE o è meglio SCAPPARE A GAMBE LEVATE!
Sono iscritta a quasi tutte le newsletter delle riviste femminili italiane e proprio questa mattina, ne ho ricevuta una con un bell’articolo su “Come leggere l’inci: 10 dritte per scegliere un prodotto”. Sapete cosa c’era al secondo punto?
Un elenco di App e siti ai quali potersi affidare per avere una valutazione del prodotto cosmetico.
Ce ne sono alcune con lo scanner per il codice a barre riportato sul prodotto, altre che dispongono di un elenco di prodotti e una funzione “cerca” per cercare appunto il prodotto di cui si vuole avere una valutazione, altri ancora che, digitando il singolo componente indicato in etichetta, vi dice se va bene oppure no.
Eccone alcuni esempi:
www.biodizionario.it oppure aprite il vostro app store e digitate INCI e vi appariranno decine di app come Cosmetici, Biotiful, InciOK…
In tutte le App e siti che ho scaricato e provato ad utilizzare, c’è sempre una bella frase che recita più o meno così: “quello che leggi, è un nostro punto di vista“!
Siamo donne e, sopratutto al giorno d’oggi, convinte di essere informatissime in quanto conteniamo il “potere” nel nostro smartphone. Siamo anche facilmente influenzabili, bombardate da pubblicità e opinioni di ogni genere che ci colpiscono sui vari Social che frequentiamo abitualmente. Ma è veramente così?
Ora veniamo a noi.
Alzi lamano chi di Voi sa cos’è l’INCI, come si legge e conosce la traduzione dei principali attivi che troviamo in latino?
L’INCI (International Nomenclature of Cosmetic Ingredients) è una denominazione internazionale utilizzata per indicare in etichetta i diversi ingredientipresenti all’interno di un prodotto cosmetico. Viene usata in tutti gli stati membri dell’UE e in molti altri paesi nel mondo.
Dal 1997 è obbligatorio che ogni cosmetico immesso sul mercato riporti sulla confezione l’elenco degli ingredienti in esso contenuti usando la denominazione INCI.
L’adozione della lista degli ingredienti dei prodotti cosmetici, da elencare attraverso l’impiego del codice INCI, rappresenta un’utile informazione per la tutela del consumatore. Lo scopo del codice INCI è infatti prioritariamente quello di permettere alle persone portatrici di allergie di identificare facilmente la presenza della sostanza alla quale sono allergiche all’interno del prodotto prima del suo impiego, in qualunque parte d’Europa (e spesso del mondo) si trovino.
Secondo la nomenclatura INCI, gli ingredienti di un prodotto cosmetico vanno scritti in ordine decrescente di concentrazione al momento della loro incorporazione.
Al primo posto si indica quindi l’ingrediente contenuto in percentuale più alta, poi a seguire gli altri ingredienti, fino a quelli contenuti in percentuale più bassa. Al di sotto dell’1% gli ingredienti possono essere indicati in ordine sparso.
La nomenclatura INCI contiene alcuni termini in latino (riferiti ai nomi botanici e a quelli di ingredienti presenti nella farmacopea) mentre la maggioranza è in inglese. Nel caso dei coloranti si utilizzano le numerazioni secondo il Colour Index (ad esempio CI 45430); fanno eccezione i coloranti per capelli, che devono sempre essere indicati col loro nome chimico inglese.
Fonte: Wikipedia
L’estetista, Voi, siete coloro che sanno consigliare alla propria cliente, il prodotto adatto per trattare l’inestetismo indesiderato, conoscendo l’ABC dei cosmetici. Quindi, se non avete ancora cominciato, è ora di iniziare a formarsi più nel dettaglio in tal senso e a parlare con le Vostre clienti, a far loro scuola, a dare loro consigli mostrando anche, magari sulle etichette dei prodotti che avete voi in istituto, che “quel” componente abbinato a “quell’altro” sono perfetti per trattare il loro inestetismo.
La Vostra Valentina