Invecchiamento cutaneo: Crono e Foto Aging
Sappiamo bene che diversi fattori influiscono sull’invecchiamento cutaneo…li ricordate tutti?
In caso non ve li ricordiate, vi ho fatto un riassuntino!
L’invecchiamento cutaneo e le rughe: Crono e Foto Aging
Che si inizi ad invecchiare già a 25 anni, lo sappiamo e ovviamente le rughe sono legate allo scorrere del tempo.
Ma l’esperienza ci insegna che i coetanei non hanno sempre lo stesso aspetto. Il motivo è semplice: le rughe non sono appannaggio esclusivo delle primavere che abbiamo alle spalle. Ad accentuarli ci sono anche altri fattori, fra cui i movimenti muscolari e articolari, la forza di gravità, le posture notturne, la predisposizione genetica e gli stili di vita.
I fattori intrinseci o cronologici, portano al cosiddetto crono-invecchiamento o crono aging.
I fattori estrinseci o ambientali, aggravano la situazione. Fra questi ultimi, la luce gioca un ruolo chiave, causando il noto foto-invecchiamento o foto aging. I risultati sono profondamente differenti e vanno trattati con strategie mirate, prodotti specifici e interventi diversificati.
CRONO-AGING: conoscerlo per combatterlo
Il crono-aging è dovuto a fattori genetici e a processi metabolici, a cui si aggiungono e con cui sono correlate le modificazioni ormonali che compaiono con lo scorrere del tempo.
Durante i normali processi fisiologici (come la respirazione e il metabolismo cellulare) si ha infatti una costante produzione di radicali liberi altamente instabili (l’approfondimento lo trovate qui). Questi reagiscono con le molecole vicine ossidandole e trasformandole, a loro volta, in radicali liberi. Il risultato è il proliferare di reazioni che, per amplificazione, portano al costante invecchiamento cutaneo. Il corpo può difendersi, grazie a sistemi anti-radicali liberi e grazie alle vitamine; ma quando tali sistemi vengono superati – il che accade con frequenza – l’invecchiamento diviene inevitabile: i principali componenti del derma (ossia collagene, elastina e acido ialuronico) tendono a degradarsi e la pelle perde la sua compattezza, la sua luminosità e la sua bellezza.
Ma il tempo è traditore anche su un altro fronte: il ripetersi costante di alcune tipiche espressioni del viso (sorpresa, stupore, rabbia, tristezza, gioia), che portano la pelle a segnarsi inevitabilmente.
Mentre l’involontaria scelta di alcune posture notturne, con il relativo sfregamento del cuscino, determina increspature che con gli anni divengono permanenti.
Se si considera poi che anche la forza di gravità gioca la sua parte rendendo il viso appesantito e stanco, il quadro è fatto: le rughe aumentano in numero e profondità mentre la pelle appare opaca e spenta.
FOTO-AGING: la potenza della luce
Se l’invecchiamento dovuto all’età e allo scorrere del tempo viene denominato crono-invecchiamento o crono aging, quello associato all’esposizione al sole e alla luce prende il nome di foto-invecchiamento o foto aging. Mentre il primo è purtroppo inevitabile, quest’ultimo dipende strettamente dal nostro stile di vita e dall’attività svolta, pertanto può essere arginato. Ma procediamo con ordine.
Il sole e i suoi raggi UV, o le lampade abbronzanti, possono influire profondamente sulla giovinezza della pelle; questo è vero in particolare per le persone di razza bianca. I raggi UV, infatti, penetrano nell’epidermide e danneggiano fortemente, anche in modo irreversibile, il DNA cellulare e le membrane, il complesso delle fibre elastiche e la microcircolazione superficiale. Il continuo esporsi al sole o alle lampade produce pertanto uno specifico invecchiamento che si evidenzia con rughe unidirezionali di particolare conformazione, macchie cutanee e dilatazione delle pareti dei vasi sanguigni. I danni cellulari si sommano nel tempo, come dimostra il fatto che le zone sempre esposte – ossia volto e mani – tendono a manifestare con più frequenza gli effetti del foto-aging.
fattori che possono inoltre aggravarne le conseguenze:
- Il fototipo cutaneo (la pelle chiara subisce con maggiore intensità i danni della luce).
- Il tempo di foto esposizione (strettamente dipendente dallo stile di vita).
- La latitudine (in Europa gli UV sono molto intensi da aprile a luglio, con picchi tra maggio e giugno).
- L’orario dell’esposizione.
- Il mancato utilizzo di misure di protezione.
Per capire quanto sia dannosa l’influenza della luce sulla giovinezza della pelle e nel contempo determinare il proprio livello di foto aging è possibile realizzare un semplice test, confrontando la pelle del volto con quella di un’area non sempre esposta al sole (ad esempio coscia o gluteo). Ogni differenza in termini di rugosità, macchie e lassità è imputabile all’azione degli UV.
Morale della favola, a parità di età biologica possono corrispondere livelli di invecchiamento differenti.
Spero di esservi stata utile nel ripasso. Ci vediamo mercoledì con il prossimo articolo dove vi consiglieremo alcuni trattamenti da proporre alle Vostre clienti per migliorare lo stato della loro pelle post ferie!
La Vostra Valentina