L’unione europea vieta la vendita di glitter
L’unione europea vieta la vendita di glitter: stop ai microgranuli aggiunti nei prodotti, che si disperdono nell’ambiente e inquinano!
La Commissione Europea compie oggi un altro passo in avanti importante per la protezione dell’ambiente: la ‘guerra’ alle microplastiche contenute nei prodotti, le quali vengono rilasciate nell’ambiente nel momento in cui il prodotto viene utilizzato, causando troppi danni all’ambiente.
Queste restrizioni si basano su una definizione ampia di microplastiche, che includono tutte quelle piccole particelle di plastica che non si degradano facilmente.
La Commissione Europea ha fissato come obiettivo la riduzione del 30% dell’inquinamento da microplastiche entro il 2030.
Se volete leggere il regolamento per intero eccolo qui
obiettivo: cambiare la formula come successo agli scrub
Con queste nuove norme, che impediranno il rilascio nell’ambiente di circa mezzo milione di tonnellate di microplastiche, sarà vietata sia la vendita di microplastiche in quanto tali, sia di prodotti contenenti microplastiche.
Presto quindi una serie di prodotti non potranno più essere venduti, oppure dovranno cambiare formula.
Come già successo per gli scrub. Molti produttori hanno iniziato ad eliminare le microplastiche negli scrub utilizzando al loro posto, ad esempio, sabbia fine, cera di jojoba, farina di bambù, semi di albicocca macinati e altri ingredienti naturali. Così che quando vengono sciacquati via, tutto ciò che finisce negli scarichi, sia completamente biodegradabile.
Anche prodotti come i glitter, i brillantini colorati per il make-up o che adornano abiti ed accessori, sarebbero molto nocivi per l’ambiente.
In effetti, se tocchiamo un tessuto o un oggetto cosparso di glitter, questi iniziano ad appiccicarsi alle mani e poi finiscono sempre per terra. Volando, si depositano praticamente ovunque. Inquinando.
In realtà, è già da un po’ di anni che se ne sta parlando di questa situazione anche rispetto i glitter. Ci si sta impegnando da molto tempo nel realizzarli in modo che siano al 100% biodegradabili, così da non dover dire addio ai nostri amati brillantini!
Vi terremo aggiornati…
quali prodotti contengono microgranuli
Fra i prodotti comuni, interessati da questa restrizione vi sono:
- glitter sfusi o microsfere
- il materiale granulare utilizzato per le superfici sportive artificiali, che costituisce la principale fonte di microplastiche utilizzate intenzionalmente nell’ambiente;
- i cosmetici, da quelli per l’esfoliazione (micrograni) a quelli per l’ottenimento di una specifica consistenza, fragranza o colore;
- detergenti, ammorbidenti per tessuti;
- fertilizzanti e prodotti fitosanitari;
- giocattoli;
- medicinali e dispositivi medici etc.
Invece, i prodotti utilizzati nei siti industriali o che non rilasciano microplastiche durante il loro impiego sono esentati dal divieto di vendita, ma i relativi fabbricanti dovranno fornire istruzioni su come utilizzarli e smaltirli per evitare emissioni di microplastiche.
quando scatta lo stop
Le prime misure, ad esempio il divieto di utilizzare glitter sfusi e microsfere, inizieranno con l’entrata in vigore della restrizione.
Ma non allarmatevi, in altri casi il divieto di vendita sarà applicato dopo un periodo più lungo.
Nei casi debitamente giustificati si applicheranno deroghe e periodi transitori per consentire agli interessati di adeguarsi alle nuove norme e di adottare e sviluppare alternative.
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