Si parla sempre di più di Skin Longevity, in cabina è il nuovo linguaggio della cosmetica professionale, ma di cosa si tratta esattamente?
Non è più una corsa all’anti age “istantaneo”, ma un lavoro continuo per preservare nel tempo le funzioni chiave della pelle: energia, barriera, riparazione, omeostasi.
Diventa un investimento reale nella salute cutanea, infatti le review più recenti parlano di “skinspan” e propongono biomarcatori e trial clinici mirati per misurare la longevità cutanea, spostando il focus dai soli segni visibili ai meccanismi biologici che li generano.
Perché parlare di longevità cutanea
Nel tempo le cellule cutanee accumulano danni, entrano in senescenza e rilasciano mediatori pro-infiammatori (SASP) che peggiorano tono, texture e capacità riparativa del tessuto. Comprendere e modulare questa dinamica aiuta a impostare protocolli più efficaci e realistici in istituto, soprattutto su pelli stressate o “stanche” per stile di vita e fotoesposizione.
Un secondo pilastro è la funzione mitocondriale: quando i mitocondri rendono meno, aumentano radicali liberi e infiammazione, calano luminosità e resilienza e i tempi di riparazione si allungano. Sono al centro del triangolo stress ossidativo-infiammazione-invecchiamento, con ricadute chiare anche per la cute.
Il terzo asse è l’epigenetica e metabolismo del NAD⁺: con l’età, i livelli cellulari di NAD⁺ tendono a ridursi e cambiano i pattern epigenetici che regolano i geni della barriera e della riparazione. In dermatologia cresce l’interesse anche per questi aspetti.
Gli attivi che “reggono” clinicamente
Tra gli ingredienti con migliore robustezza clinica resta la niacinamide. Migliora funzione barriera, iperpigmentazioni e segni dell’età grazie ad azioni multimodali su infiammazione, stress ossidativo e riparazione del DNA. La letteratura recente ne conferma versatilità ed efficacia a tollerabilità elevata, qualità preziosa quando si programmano cicli in cabina e mantenimento a casa.
Accanto ai “classici”, stanno nascendo sempre più formulazioni pro-longevity. Ad esempio Luceane™ di Croda ha ricevuto nel 2025 il Kenvue Trusted Science Award a in-cosmetics Global. Questo attivo innovativo vanta riduzione dell’invecchiamento precoce della pelle di 5 anni in 1 mese.
In cabina è corretto tradurre queste promesse come potenziali leve di supporto, da verificare sempre nella pratica, senza sostituirle agli standard basati su evidenze.
Protocolli essenziali e consistenti
La longevità cutanea richiede coerenza quotidiana, non protocolli iper-complessi. In istituto conviene strutturare percorsi snelli che lavorano su: detersione non aggressiva, rinforzo barriera, gestione dell’infiammazione di basso grado, stimolo metabolico e riparazione notturna, integrati da cicli periodici di attivi con dati clinici e da un piano di mantenimento chiaro per casa.
Il tutto misurando i progressi con foto, valutazioni di texture/luminosità e, quando possibile, strumenti tech non invasivi.
Fotoprotezione quotidiana senza eccezioni
Nessuna strategia di skin longevity ha senso senza fotoprotezione costante. Le prove sul ruolo dell’UV nel foto-invecchiamento sono solide. L’uso giornaliero di filtri broad spectrum riduce e può persino invertire alcuni segni dell’invecchiamento da sole.
In cabina, quindi, ogni percorso dovrebbe includere educazione alla quantità corretta, riapplicazione e sinergia con antiossidanti.
Tecnologie di supporto a basso impatto
Tra gli strumenti che dialogano bene con l’idea di longevità, la fotobiomodulazione LED è una scelta interessante. Agisce sui cromofori mitocondriali con profilo di sicurezza favorevole e utilità documentata su parametri di ringiovanimento cutaneo, specie nel rosso e nel vicino infrarosso, con protocolli ripetuti e non aggressivi.
In pratica in cabina
Inizia con anamnesi e foto, definisci priorità realistiche (barriera, tono, lucidità, macchie) e proponi cicli di 4-8 settimane con niacinamide come cardine. Inoltre puoi inserire, se utile, supporti come LED e trattamenti mirati su texture e uniformità.
A casa proponi routine minimale con detergente delicato, crema con niacinamide, siero antiossidante personalizzato e SPF ogni mattina, ricordando che la longevità è una maratona, non uno sprint.
Gli attivi “pro-longevity” di ultima generazione possono essere integrati come booster, sempre dopo verifica di tollerabilità ed efficacia individuale alla luce dei dati disponibili.
Spero che questo articolo su Skin longevity: in cabina e a casa ti sia piaciuto.
Rimani aggiornat* su questa e molte altre tematiche 👉🏻 Iscriviti Gratis alla Newsletter





