Uno degli inestetismi in cui incorriamo più di frequente in estate sono le macchie cutanee.

La pigmentazione cutanea è il colore della nostra pelle ed è dovuto alla produzione e distribuzione di melanina, prodotta dai melanociti situati nell’epidermide.

La produzione di melanina può subire variazioni quantitative e dar luogo alla formazione di macchie cutanee ipocromiche (più chiare) o ipercromiche (più scure). Il processo di produzione della melanina, come abbiamo detto, avviene all’interno del melanocita attraverso reazioni consequenziali che portano alla trasformazione della tirosina in melanina.

Nelle prime due reazioni interviene un enzima: la tirosinasi che, coadiuvata da rame e ossigeno, permette la trasformazione della tirosina in melanina.

Una volta formata, la melanina viene inglobata nei melanosomi, veicolati nei prolungamenti dei melanociti e ceduta ai cheratinociti che, assorbendola, determinano il naturale colore della pelle. In condizioni normali, il processo di ricambio dell’epidermide fa sì che la pelle che si è scurita tenda a tornare spontaneamente del suo colore naturale una volta cessato lo stimolo che ha indotto la produzione della melanina (processo che accade ad esempio quando ci si abbronza in vacanza)

A volte, però, la produzione e la risalita in superficie della melanina sono eccessive e continue e la pelle non è in grado di ritornare alle condizioni ideali. Queste iperpigmentazioni localizzate possono essere provocate da vari fattori e in estate, senza adeguate protezioni, il sole è sicuramente la causa maggiormente imputabile.