La dermopigmentazione paramedicale
La dermopigmentazione paramedicale.
Questo mese, nel nostro appuntamento fisso con la rubrica sulla dermopigmentazione, parliamo di dermopigmentazione paramedicale.
Si tratta della branca della dermopigmentazione che si occupa della correzione e del ripristino cromatico di aree della pelle che hanno perso il proprio naturale colore a seguito di cicatrici, interventi o patologie, mediante l’inserimento nella pelle di colori bio-riassorbibili con l’ausilio di un dermografo.
Lo affrontiamo ad ottobre, trattandosi del mese dedicato alla prevenzione dei tumori al seno. Capirete il collegamento tra poche righe…
Come sempre ci avvaliamo dell’esperienza di Teresa Fabbri – Beautech Academy, referente per noi, del progetto Be need EVO Tecnologie per Micropigmentazione e Bio-rimodellamento Beautech.
alcuni dovuti riconoscimenti e ringraziamenti
Teresa Fabbri ci tiene a iniziare questo articolo con i dovuti riconoscimenti e ringraziamenti.
“Un grazie va a Rita Molinaro, massima esperta in Italia di dermopigmentazione estetica e medicale dal 1995. Ha tatuato e ridato gioia a centinaia di pazienti oncologiche. Inventrice delle più innovative tecniche di tatuaggio areola tridimensionale.
Cristiana Causo, dermopigmentista da oltre 20 anni che ha dedicato anima e corpo in questo settore così delicato ed è stata la mia insegnante. Mi ha trasmesso valori ed etica oltre alla tecnica.
Ennio Orsini, costante fonte di innovazione in questo settore da oltre 20 anni, creatore del manuale di “Dermopigmentazione Paramedicale” dal quale ho appreso molto.”
non solo una questione di estetica
Il campo di applicazione della dermopigmentazione è molto ampio. Spazia dal trucco permanente alle diverse possibilità connesse alla correzione degli esiti di traumi e patologie.
Rita Molinaro definisce la dermopigmentazione come un’arte che necessita di rigore, scienza e anima.
Chi vuole diventare dermopigmentista deve imparare a gestire molte componenti. Oltre all’aspetto progettuale e artistico, è fondamentale la conoscenza delle esigenze morfologiche e culturali, la comunicazione con il mondo medico e il rispetto della salute del paziente.
La dermopigmentazione estetica e paramedicale migliora sensibilmente la qualità della vita delle donne che sono state operate al seno.
La ricostruzione post operatoria della zona areola-capezzolo restituisce alle pazienti il loro aspetto originario e armonico.
Non è una tecnica molto invasiva: si effettua con una tecnica simile a quella per ridisegnare le labbra.
Anche psicologicamente rappresenta un ritorno alla normalità e aiuta notevolmente il processo di accettazione.
Non si va quindi ad intervenire semplicemente sull’estetica… ma si lavora su un aspetto psicologico, mentale e di autostima.
Ci si affidano persone che hanno concluso un percorso di cure più o meno difficili e complesse, persone con brutti ricordi e che hanno affrontato difficoltà.
Solo professionisti con anni di esperienza dovrebbero effettuare questa tipologia di tatuaggio: bisogna sapere esattamente ogni singolo movimento della cartuccia nella pelle, che effetto produce nell’immediato e soprattutto nel tempo. Non ci si può permettere di sbagliare.
Un piccolo esempio: per ricolorare una semplice cicatrice lineare o una smagliatura si deve ricreare il colore della pelle.
Talvolta bisogna miscelare sapientemente anche 5 colori differenti!
Motivo per cui bisogna conoscere perfettamente qual è la percezione e l’evoluzione del colore.
Se non l’hai letto ti lascio all’articolo Ecco come avere la Glazed Skin
Vi lascio i contatti ⬇
La vostra Valentina