Da centro estetico a Spa: come fare?

Da centro estetico a Spa: come fare?

Da centro estetico a Spa: come fare?

Acqua e derivati

Da centro estetico a Spa.

Tanti sono i trattamenti che si possono effettuare all’interno di un istituto dove l’acqua è protagonista, la scelta è caduta tra alcuni dei più noti.

Se non avete previsto nulla del genere e avete a disposizione lo spazio, fateci un pensiero. 

Potreste aumentare la vostra clientela con un’offerta di trattamenti più ampia. 😉

La vasca idromassaggio

Se avete la possibilità di inserire una vasca idromassaggio, magari con lancia, potete offrire un trattamento davvero professionale che copre diverse tipologie di offerta: i bagni idroterapici infatti, sono utili in un programma per la perdita di peso, o come parte di una disintossicazione, o anche per dar sollievo a specifici problemi di circolazione.

Getti multipli creano un massaggio sottomarino che può essere programmato perché lavori dai piedi alle spalle. Un tubo sottomarino (la lancia) può essere utilizzato per indirizzare un flusso d’acqua pressurizzato, direttamente verso specifiche parti del corpo, per esempio le gambe, per promuovere il flusso linfatico e per combattere ritenzione idrica e cellulite.

Oggi durante una seduta di idromassaggio si può anche godere di un trattamento cromoterapico specifico. Tenete la cabina al buio e lasciate che l’unico colore sia l’alternanza delle tinte dell’acqua. Alcune vasche hanno anche la magnetoterapia in acqua, che aiuta a migliorare la circolazione, danno sollievo alla muscolatura contratta e non solo. Un trattamento in vasca dura 20 minuti.

Attenzione alla cabina che ospita l'idromassaggio

Dovete avere cura che questo tipo di attrezzatura non sia inserita in una cabina vicina ad un’altra dove solitamente effettuate i massaggi o comunque trattamenti che richiedono tranquillità (per quanto la tecnologia faccia passi da giganti, la vasca idromassaggio non è un trattamento del tutto silenzioso).

Detto questo, all’interno la cabina deve essere piastrellata (altrimenti avrete problemi con l’ASL per le autorizzazioni) almeno fino ad un’altezza di 1,80 mt. Non preoccupatevi, oggi esistono materiali a norma che hanno un aspetto estetico di tutto rispetto, sia per quanto riguarda i materiale sia per la varietà delle tinte. Ricordate di far prevedere uno scarico per l’acqua a pavimento, non si sa mai.

All’interno dovete prevedere un mobile realizzato con materiali resistenti all’umidità e all’acqua, dove potete riporre i teli di spugna e i tappetini, il monouso (cuffia per doccia) e i prodotti che vi servono per il trattamento.

Infine prevedete l’attaccapanni e un punto d’appoggio (una sedia se non avete spazio per altro). 

La doccia Vichy

Un altro trattamento che abbina l’uso dell’acqua e la professionalità che vi caratterizza è la Doccia Vichy: è un’esperienza davvero speciale per i vostri clienti ma anche per voi, che vedrete realizzato all’interno del vostro Istituto, un angolo Spa.

Sdraiati su un apposito lettino, l’acqua scende sul corpo da tante doccette. Questo trattamento è gradito così com’è perché distende la muscolatura e rilassa la mente. Viene chiamato anche “massaggio sottopioggia”.

Può diventare una vera e propria coccola da offrire con un plus aggiuntivo, la vostra presenza. Sottopioggia o affusione, potete effettuare degli ottimi scrub magari usando il sale marino integrale, al quale potete far seguire un massaggio con olio all’albicocca per esempio.

Se poi volete proprio esagerare in rilassamento e offerta per i vostri clienti, allora il massaggio sottopioggia lo potete proporre anche a quattro mani.

Tre diversi modi di vendere un’unica attrezzatura, ovviamente le varianti di proposta variano a seconda della vostra fantasia.

Ricordate che la doccia ad affusione si presta all’uso dello scambio termico dell’acqua, come prevede la Terapia di Kneipp, ottimo per stimolare e tonificare.

L’unica differenza per quanto riguarda la struttura della cabina, è quella dello scarico a pavimento che deve essere presente e posizionato centrale alla posizione dell’apposito lettino.

Il lettino ad acqua

Altro tipo di trattamento che potete offrire, è il lettino ad acqua. Sdraiati su una piattaforma tipo letto, protetti da un lenzuolo vinilico, ci si cala sull’acqua calda e si viene lasciati a galleggiare per circa 20 minuti (senza essere bagnati ndr.). Può essere unito ad un impacco d’alghe, fango, siero di latte, fieno ecc. sono davvero tante le possibilità di proporre questo trattamento che normalmente ha una durata di 30 minuti.

Per l’inserimento di questa attrezzatura la cabina necessita di attacco per l’acqua e corrente elettrica. Trattandosi di un trattamento “asciutto” i muri perimetrali e i pavimenti non necessitano di particolari caratteristiche. Potete ipotizzare l’inserimento di un “cielo stellato” con L.E.D colorati a soffitto, per rendere più rilassata la persona sottoposta a trattamento.

E voi li avete già nel vostro istituto? Oppure no, ma vi sembra una bella idea? 🙂

 

Se vi siete perse l’articolo “Consigli detox: cosa si può fare fuori e dentro casa” eccolo qui.

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Valentina Benedetto

Valentina Benedetto

Valentina è l’ideatrice del concetto di Estetispa, nonché la figura principale con la quale si interfacciano le estetiste. Nasce come Spa Manager e dopo anni di attività dove aiuta le estetiste dei suoi team, decide di volerne aiutare di più così realizza Estetispa per fornire strumenti ed informazioni che secondo lei sono utili alle estetiste per potersi affermare professionalmente.

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