Limiti alle abilitazioni acconciatori

Parliamo di limiti alle abilitazioni acconciatori perché alla Camera è stata depositata una proposta di legge che – se approvata – cambierebbe l’accesso alla professione di acconciatore, barbiere e parrucchiere, contingentando quante nuove abilitazioni possono essere rilasciate ogni anno in ciascun Comune. L’iniziativa è a prima firma Gianpiero Zinzi (Lega), numero C. 2415, ed è stata assegnata alla X Commissione Attività produttive. Non è ancora legge, ma vale la pena capire come funzionerebbe per prepararsi per tempo.

Abilitazioni acconciatori: limiti annuali

L’elemento chiave è che il freno non scatta sul negozio in sé, bensì sull’abilitazione personale prevista dall’articolo 3 della legge 174/2005: in pratica si limiterebbe il numero di persone che, in un dato anno e in un dato Comune, possono ottenere il titolo necessario a esercitare. Per chi gestisce saloni misti, questo tocca il reparto hair, mentre non riguarda l’attività di estetista.

Nel testo si legge che per i cinque anni successivi all’entrata in vigore il Ministro delle Imprese e del Made in Italy, d’intesa con la Conferenza Unificata e sentite le associazioni di categoria, fisserebbe entro il 31 dicembre di ogni anno il tetto massimo comunale di nuove abilitazioni.

Criteri di valutazione delle qualifiche

Lo stesso decreto definirebbe anche i criteri di valutazione delle richieste, che includono qualifiche, esperienza documentata e grado di innovazione o specializzazione dei servizi proposti. Significa che l’accesso diventa numericamente limitato e selettivo, con possibili priorità a profili più strutturati.

Per decidere i tetti il Ministero dovrebbe guardare a densità degli esercizi già attivi, popolazione residente e flussi turistici. Tradotto: nelle aree sature la soglia potrebbe essere molto bassa o azzerata, mentre Comuni turistici o in crescita potrebbero avere margini maggiori. Questa impostazione serve, nelle intenzioni del proponente, a riequilibrare l’offerta e a salvaguardare la sostenibilità economica del settore, senza negare il principio della libera iniziativa economica.

Riduzione del numero degli esercenti

È previsto anche un Piano nazionale di riduzione del numero degli esercenti, da varare entro 180 giorni e aggiornare ogni tre anni. Il Piano può includere incentivi alla cessazione, percorsi di riconversione/riqualificazione e perfino la sospensione dell’avvio delle procedure per ottenere l’abilitazione nelle zone a massima densità. I Comuni di aree montane o rurali o con carenza di servizi potranno chiedere deroghe. Per il settore questo potrebbe tradursi in un ricambio generazionale più lento e in una maggiore necessità di pianificare inserimenti e aperture.

Controlli e sanzioni

Sul fronte dei controlli, il Ministero – con Camere di Commercio e Regioni – monitorerebbe l’attuazione e, entro 180 giorni, istituirebbe una Commissione di vigilanza per tenere d’occhio l’andamento del mercato e proporre eventuali aggiustamenti. In parallelo vengono irrigidite le sanzioni della legge 174/2005: da 5.000 a 50.000 euro per le violazioni, con chiusura d’ufficio e inibizione fino ad almeno 5 anni in caso di recidiva. Un segnale di tolleranza zero verso l’abusivismo e le irregolarità.

Cosa fare ora in pratica

Se gestisci un salone che include il reparto capelli, conviene mappare fin d’ora le competenze del team e dei collaboratori che puntano all’abilitazione, perché – se il testo dovesse diventare legge – i decreti annuali del MIMIT scandiranno i numeri Comune per Comune. È utile anche verificare che le abilitazioni già presenti in squadra siano in regola secondo l’articolo 3 della 174/2005, così da non avere sorprese sul fronte ispettivo. Nel frattempo, segui l’iter in Commissione: l’eventuale discussione e gli emendamenti diranno molto su criteri, tempistiche e impatto territoriale.

In conclusione, è una proposta che sposta il focus sulla qualità e sulla sostenibilità del mercato hair regolando l’ingresso di nuovi abilitati; per i centri estetici con salone integrato la parola d’ordine è pianificazione, con un occhio fisso ai prossimi passaggi parlamentari e ai decreti ministeriali.

Spero che questo articolo su “Limiti alle abilitazioni acconciatori” sia stato utile.

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Fonti ufficiali e approfondimenti

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Valentina Benedetto

Valentina Benedetto

Valentina è l’ideatrice del concetto di Estetispa, nonché la figura principale con la quale si interfacciano le estetiste. Nasce come Spa Manager e dopo anni di attività dove aiuta le estetiste dei suoi team, decide di volerne aiutare di più così realizza Estetispa per fornire strumenti ed informazioni che secondo lei sono utili alle estetiste per potersi affermare professionalmente.

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