Dermopigmentazione: inchiostri e colori reach

Dermopigmentazione: inchiostri e colori reach

Dermopigmentazione: inchiostri e colori reach

Dermopigmentazione: inchiostri e colori reach.

Ritorniamo con il nostro appuntamento fisso. Questo mese abbiamo chiesto a Teresa Fabbri – Beautech Academy, referente per noi, del progetto Be need EVO Tecnologie per Micropigmentazione e Bio-rimodellamento Beautecdi parlare di colori.

Il trattamento alle sopracciglia è il trattamento più richiesto e sono quelle più a rischio di “viraggio” cromatico.

Il viraggio cromatico è quasi inevitabile… se il colore che viene inoculato è perfettamente studiato e calibrato dopo un’anno troveremo il nostro “marrone” sicuramente più chiaro, ma leggermente cambiato in quanto ci sono 4 fattori che influenzano il colore finale:

  • i nostri macrofagi;
  • l’età del cliente;
  • l’esposizione solare;
  • il nostro sottotono cutaneo.

La miscela di colori

Quando voi estetiste andate a creare il colore, mescolerete 2 o 3 colori differenti. Raramente si riesce a trovare il colore perfetto in un unico colore.

Poi si eseguirà la prova colore. Si tratta di vedere come la miscela di inchiostri si sposa con l’incarnato della cliente, creando una linea con uno stuzzicadenti (imbustato singolarmente) oppure con un pennellino monouso.

Non bisogna sfumare il colore con i guanti perchè si rischia di cambiarlo: il calore della pelle e la frizione andrebbe a spaccare il legame del colore andando a mostrarci tutta un’altra tonalità.

Poi bisognerà attendere qualche istante che l’inchiostro ossidi sulla pelle. Ecco ora abbiamo il nostro colore!

Cos’è cambiato nel mondo dei colori?

4 gennaio 2022. 

A tutti i dermopigmentisti d’Europa è stato stravolto il mondo degli inchiostri, in quanto è entrata in vigore una nuova legge: la REACH (Registration Evaluation Authorization and restriction of Chemicals).

Ovvero la Registrazione Valutazione Autorizzazione e soprattutto restrizione delle Sostanze chimiche.

Diciamo che hanno abbassato drasticamente la soglia di autorizzazione di alcune componenti fondamentali rendendone praticamente impossibile l’utilizzo.

Quindi, tutti i produttori, si sono reinventati i colori.

Una volta avevamo 2 grandi famiglie: pigmenti organici e inorganici.

pigmenti organici

Completamente prodotti in laboratorio, praticamente nichel free e colori meno coprenti, quindi più trasparenti con infinite possibilità di tonalità e più brillanti.

pigmenti inorganici

Derivati dall’utilizzo di ossidi di ferro, biossido di titanio, cromo…

Molto stabili e più duraturi nella pelle, più coprenti e più opachi. Generalmente i più utilizzati dalla maggior parte delle dermopigmentiste.

inchiostri ibridi

Dopo la REACH invece abbiamo gli inchiostri ibridi, ovvero abbiamo a disposizione il meglio sia dei pigmenti organici che inorganici, in quanto sono stati sapientemente assemblati.

Ci sono nuove accortezze per utilizzarli al meglio e piccoli nuovi tecnicismi.

Teresa Fabbri vi ha lasciato qui sotto un esempio di ingredienti di uno dei loro inchiostri, per chi desidera approfondire l’argomento ⬇

inci

Sterile Water (Aqua), Glycerin, Ethanol, Soy Lecithin, PVP, Calcium Sodium Phospholicate; CI 77891, 77499, 77492, 11783, 71130, 56298, 73907, 56110, 77266.

 

Sterile Water

Non distillata, ma sterile (Filtrata-abbattuta-sterilizzata-ulteriormente filtrata).

Prodotta nel laboratorio in tubature Bronzo Caro (utilizzate anche in ospedale per il trasporto)

 

Glycerin (glicerina)

Umettante di origine vegetale. Ha l’aspetto di un liquido denso e viscoso, trasparente, inodore.

 

Ethanol (etanolo)

Non irritante a differenza dell’Alcol Isopropilico

 

Calcium Sodium Phospholicate (fosfolicato di calcio e sodio)

Legante inerte ed è lo stesso materiale di cui sono fatti i denti.

Utilizzato per rendere insolubili i pigmenti organici

 

PVP (polivinipirolidone)

Legante e stabilizzatore formula, solubile ai fluidi corporei. In natura si trova negli amidi.

Veniva utilizzato durante la II Guerra Mondiale per diluire il plasma nelle trasfusioni.

 

Soy Lecitin (lecitina idi soia)

Stabilizzante naturale, vegano, emulsionante della miscela.

 

CI Color Index

Dal 10.000 al 75.999 organici di sintesi

Dal 76.000 al 76.999 basi di ossidazioni (non si usano)

Dal 77.000 al 7.999 inorganici

 

PEG – 200 Glyceryl Stereate (glicerolo stereato)

Solo per i colori NE14 NE15 per il trattamento di micro pigmentazione del cuoio capelluto. Tensioattivo, contribuisce alla distribuzione uniforme del prodotto durante il suo utilizzo.

Un’altra cosa estremamente importante è che i colori siano pre neutralizzati, quindi aiuteranno ad evitare spiacevoli viraggi (cambiamenti di colore indesiderati).

Bene! Ora che abbiamo compreso l’importanza dei colori di qualità (dato che permangono piuttosto a lungo all’interno della pelle) Teresa vi svela un’altra cosa fondamentale. Se una professionista è brava e talentuosa, ha degli ottimi, anzi, degli inchiostri eccellenti ma, ahimè, non ha una device adeguata… casca il palco. 

Purtroppo troppo spesso vengono utilizzate le suddette “macchinette”, anzichè dei dermografi di ultima generazione con adeguati software… insomma la tecnologia ci aiuta in tutti gli ambiti della nostra vita.. vediamo di investire anche nel nostro lavoro!

Se ve lo siete perse ecco l’articolo “L’uomo: nuovo business per il vostro centro estetico”

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Valentina Benedetto

Valentina Benedetto

Valentina è l’ideatrice del concetto di Estetispa, nonché la figura principale con la quale si interfacciano le estetiste. Nasce come Spa Manager e dopo anni di attività dove aiuta le estetiste dei suoi team, decide di volerne aiutare di più così realizza Estetispa per fornire strumenti ed informazioni che secondo lei sono utili alle estetiste per potersi affermare professionalmente.

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