“Pensati libera”: un messaggio dedicato a noi donne

“Pensati libera”: un messaggio dedicato a noi donne

“Pensati libera”: un messaggio dedicato a noi donne

“Pensati libera”: un messaggio dedicato a noi donne. 

Accettazione, inclusività sociale, parità di genere… sono tematiche che, soprattutto nell’ultimo anno, stanno popolando sempre di più i social network. Da ciò si evince che è un trend in forte crescita.

Sembra che si stia tornando a porre l’attenzione su ciò che per anni è stato considerato “diverso” e sull’accettazione di minoranze che fanno parte della nostra società, e che in alcuni casi potrebbero essere considerate il cuore pulsante che produce una spinta verso un cambiamento.

Molti influencer sui social parlano anche dell’importanza di accettarsi e di piacersi per come si è, e di esprimere il proprio stile senza stare a sentire i giudizi altrui. 

Ma come le piattaforme dei social possono essere costruttive in senso positivo, allo stesso modo possono anche essere fonte di incitazione all’odio, discriminatorie e denigratorie.

Secondo alcune ricerche, le donne sui social subiscono più attacchi rispetto agli uomini e un terzo di questi attacchi è sessista. 

dai social alla televisione

Portare un messaggio tanto discusso sui social in televisione per raggiungere ancora un più ampio bacino di utenze… È stato possibile invitando Chiara Ferragni sul palco della 73esima edizione del festival di Sanremo. 🌺

Chiara Ferragni, la conoscete tutti, è nata come fashion blogger ed è stata una delle prime a capire la potenza dei social. Successivamente è diventata imprenditrice digitale e ad oggi è una tra le influencer più conosciuta al mondo, e che copre tutte le generazioni.

Si sentiva la necessità di portare sul palco più popolare d’Italia un messaggio sociale. Lei lo ha fatto attraverso la moda, scegliendo abiti che portassero un messaggio e non semplicemente vestititi eccentrici e pretenziosamente belli. 

Ha mostrato come la moda possa veicolare messaggi concreti. Unendo moda e comunicazione, che è quello di cui si occupa tutti i giorni.

Dimostrando ancora una volta che se è riuscita a salire su uno dei palchi più importanti d’Italia è perchè il suo lavoro lo sa fare bene davvero. 

Nonostante questo tutti i giorni sente commenti da parte del pubblico di ogni tipo su di lei in quanto donna, positivi certo, ma tantissimi anche negativi, per non dire cattivi. 

Ha scelto così di sfruttare la potenza del luogo, il palco di Sanremo, per dire la sua contro l’odio, la violenza e il sessismo. 

Quattro look firmati Dior, per un messaggio forte. Vediamoli.

Il vestito manifesto

Il primo abito da lei indossato è completato da una stola-manifesto con ricamato il claim “Pensati libera”

Le semplici e pur così forti parole si spera che possano ispirare tutte le donne a sentirsi libere di uscire dal ruolo che è stato a loro imposto dalla società.

Una presa di coscienza della stessa Chiara Ferragni, che lotta per non essere incasellata in uno spazio identificato per lei dal patriarcato, e anche una promessa che lei stessa si fa ogni giorno mentre lotta per non sentirsi in colpa del suo successo, in quanto donna. 

“Pensati libera” è dedicato a tutte quelle donne che hanno voglia di sentirsi loro stesse senza essere giudicate. 

Un invito a tutte le donne a sconfiggere le insicurezze, a celebrare i successi e lottare insieme per provare a cambiare le cose.

il vestito senza vergogna

Il secondo abito riproduce il corpo nudo dell’influencer. Intitolato “Il vestito senza vergogna”. 

L’obiettivo dietro a questo look è quello di riportare l’attenzione sui diritti delle donne e del loro corpo. 

Questa illusione di nudità vuole ricordare a tutte il diritto e l’uguaglianza di genere che hanno nel mostrare se stesse, senza doversi sentire colpevoli e giudicate. 

Vuole ricordare che chiunque decida di mostrarsi o sentirsi sexy, non autorizza nessuno a giustificare le violenze degli uomini o ad attenuare le colpe. 

Quello che si vede è il corpo di una donna a voler dare voce a tutte le donne del mondo a cui vengono imposti divieti e abusi, a tutte coloro a cui viene detto che il loro corpo genera vergogna, che è solo un oggetto del desiderio e istiga al peccato. 

L’abito ha anticipato la lettera-monologo che Chiara ha scritto, dedicandola a se stessa, bambina.

L'abito contro l'odio

Sul terzo abito sono riportate alcune frasi di disprezzo e critiche che ogni giorno gli haters rivolgono a Chiara, sul suo aspetto e sulla sua libertà di sentirsi donna oltre che mamma. 

Portando queste frasi sessiste sul palco del teatro Ariston, si vuole cercare di ricordare alle donne di non farsi abbattere da chi odia, ma di ascoltare solo i pareri di chi ci ama veramente, solo quelli contano.

La gabbia

Quarto e ultimo vestito: “La gabbia”. 

Rappresenta la speranza di rompere le convenzioni imposte dal patriarcato e liberare le nuove generazioni dagli stereotipi di genere, nei quali spesso le donne si sentono ingabbiate. 

Una speranza che riponiamo nelle bambine di oggi, che saranno le donne di domani.

Come normale che sia, vi sono pareri contrastanti riguardo gli abiti e il monologo di Chiara Ferragni. 

C’è chi fa fatica a vedere il monologo come una possibilità di avanzamento. C’è chi invece pensa che “tutto fa”, tutto serve. Chiara Ferragni, che piaccia o meno, sta aprendo gli occhi a milioni di persone. Di sicuro, c’è ancora tanto lavoro da fare sul tema.

Ma quello che sicuramente tutti noi abbiamo riscontrato negli ultimi anni è che le donne hanno sempre più voglia di sentirsi bene con se stesse, di piacersi e accettare i propri difetti. Ognuno di noi deve imparare a farlo, anche se l’intenzione di volersi migliorare è lecita ed anche giusta. 

È giusta quando la volontà di migliorare certi nostri aspetti è per piacere a noi stessi. Non deve essere solamente per ricevere approvazione da gente altrui. 

È lecito prendersi cura del proprio aspetto fisico, della propria pelle e del proprio corpo, così come ci si prende cura della propria salute.

Voi estetiste in questo giocate un ruolo fondamentale. Le vostre clienti vengono da voi per sentirsi più belle, per cercare di correggere qualche imperfezione (ci piace chiamarle così, non difetti) e voi siete lì per accontentarle. 

Voi cosa ne pensate dei vestiti e del monologo di Chiara Ferragni? Possono funzionare per generare un cambiamento?

 

Se vi siete perse l’articolo “L’argilla in cosmesi: proprietà e utilizzi” eccolo qui.

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La vostra Valentina

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Valentina Benedetto

Valentina Benedetto

Valentina è l’ideatrice del concetto di Estetispa, nonché la figura principale con la quale si interfacciano le estetiste. Nasce come Spa Manager e dopo anni di attività dove aiuta le estetiste dei suoi team, decide di volerne aiutare di più così realizza Estetispa per fornire strumenti ed informazioni che secondo lei sono utili alle estetiste per potersi affermare professionalmente.

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