Laser a diodo: qualche dritta!

Qualche dritta sul Laser a Diodo

Qualche dritta per cominciare a farci un'idea su un'apparecchiatura!!

Ciao Ragazze, mi trovo nuovamente a trattare questo argomento perchè vedo che siete ancora parecchio confuse (e credo che spesso questa confusione arrivi dalle spiegazioni inappropiate degli agenti che vengono a proporvi le loro apparecchiature) e quindi ho pensato di farvi un vademecum sul Laser al Diodo. Ecco quindi qualche dritta a riguardo!

Normativa di riferimento

I nostri laser a diodo per epilazione devono sottostare alle norme indicate nella Scheda Tecnica n° 21/b del Decreto 206.

Ve la copio qui, così se volete stamparla, l’avrete sempre sotto mano!

SCHEDA TECNICO-INFORMATIVA n. 21b

Categoria: LASER ESTETICO DEFOCALIZZATO PER LA DEPILAZIONE

Elenco apparecchi (come da Allegato alla Legge n.1 del 04.01.1990):

Laser per depilazione estetica

CARATTERISTICHE TECNICO DINAMICHE

Descrizione dell’apparecchio:

Apparecchio laser impulsato, progettato e costruito per l’impiego nel settore estetico e opportunamente defocalizzato esclusivamente per i trattamenti di depilazione.

Affinchè il trattamento risulti efficace e sicuro, lo spot del laser deve essere maggiore o uguale a 10mm, la densita’ di energia non deve superare i 40 J/cm2 , la durata di impulso laser massima T=300 ms e la lunghezza d’onda deve essere compresa nell’intervallo fra 800 e 1200 nm.

Gli strumenti devono avere un misuratore di potenza a bordo ed eventualmente un sistema di controllo della distanza e dell’area da trattare.

Il manipolo che garantisce la defocalizzazione non deve essere rimovibile da parte dell’operatore e garantire la non dispersione della radiazione al di fuori della zona da trattare.

L’apparecchio deve riportare l’indicazione d’uso per depilazione estetica.

Sarebbe opportuno che l’apparecchio fosse dotato di:

a) dispositivi di sicurezza come sensori a contatto o di prossimità che impediscano l’emissione quando il manipolo non e’ a contatto con la pelle;
b) un misuratore di energia che controlli il livello di emissione dell’apparecchio all’uscita della fibra ottica/ manipolo;
c) eventuali mezzi di protezione che racchiudano l’emissione nell’area di trattamento per impedire emissioni laterali o
riflessioni del target.

Meccanismo d’azione:

L’interazione laser-bulbo pilifero e’ essenzialmente termica. Il processo, noto come “fototermolisi selettiva”, richiede un certo numero di sedute (tipicamente all’incirca 10).

Le sedute devono essere intervallate a distanza di circa un mese l’una dall’altra.

Opportune tabelle messe a disposizione dal costruttore spiegano come ottimizzare i risultati in funzione di parametri quali:

a) il colore del pelo;
b) la parte del corpo da trattare;
c) la “fase” di crescita in cui il pelo si trova al momento del trattamento;
d) il fototipo del soggetto da trattare;
e) lo spessore del pelo (fine – medio – grosso).

MODALITA’ DI APPLICAZIONE, DI ESERCIZIO E CAUTELE D’USO

Il trattamento deve essere effettuato da operatori estetici che abbiano ricevuto dal costruttore o da altro ente competente adeguata formazione sia per gli aspetti di sicurezza (richiamati peraltro dal manuale d’uso) sia per gli aspetti “tecnici” dei trattamenti stessi.

Prima di effettuare il trattamento pulire accuratamente la pelle e radere i peli.

Impostare la macchina con i parametri suggeriti dal costruttore in funzione di quanto elencato ai punti a), b), c), d) ed e) indicati nel precedente paragrafo.

Utilizzare un sistema di raffreddamento della cute, che si puo’ sviluppare attraverso il contatto di una parete fredda, sia
utilizzando aria e/o spray criogeno, sia mediante un opportuno strato di gel freddo o prodotto equivalente.

E’ preferibile che l’emissione avvenga dopo l’attivazione di un doppio comando manuale o a pedale.

E’ responsabilita’ di chi detiene la titolarita’ dell’attivita’ di estetista:

  • mantenere controlli di sicurezza (specifici per l’apparecchiatura
    laser);
  • fornire addestramento ad eventuale altro personale che utilizza
    (e collabora all’utilizzo) l’apparecchiatura laser;
  • fornire informazioni (specifiche per l’apparecchiatura laser) a
    coloro che ricevono il trattamento estetico e ad ogni altro
    visitatore.

Controlli, informazioni e modalita’ di addestramento specifici per l’apparecchiatura laser dipendono dalla classe del laser e sono da richiedere direttamente al costruttore-fornitore dell’apparecchiatura laser, soprattutto se non esplicitate in modo chiaro nel manuale d’uso.

Chi utilizza un’apparecchiatura laser deve conoscere il significato:

  • delle classi laser;
  • dell’intero contenuto delle etichette di avvertimento
    dell’apparecchiatura laser;
  • dei rischi all’occhio e alla pelle dei diversi tipi di laser;
  • delle possibili interazioni del laser con oggetti nell’ambiente
    circostante;
  • di efficacia delle protezioni oculari.

AVVERTENZE

Oltre a quelle sopra indicate, e comunque prima di iniziare il trattamento, proteggere gli occhi con appositi occhiali.
Non dirigere il raggio sugli occhi del soggetto trattato, dell’operatore e di altre persone eventualmente presenti nella sala dove il laser e’ in uso, ovvero su superfici riflettenti.
L’apparecchiatura e’ esclusivamente riservata all’uso professionale e deve essere direttamente utilizzata dall’operatore estetico.
Ogni apparecchio e’ dotato di uno specifico manuale completo per l’uso, che comprende sia le fasi tecniche del trattamento sia le avvertenze specifiche e le cautele per l’uso per ogni singola parte dell’apparecchio, nonche’ i riferimenti alle norme in materia di locali destinati agli apparecchi stessi.
Nelle aree di utilizzo delle apparecchiature deve essere posizionato in un luogo visibile un cartello con precise indicazioni relative al particolare danno biologico indotto (depilazione permanente). Tali indicazioni devono essere presenti anche nel manuale d’uso.

NORME TECNICHE DA APPLICARE

Norma CEI EN 60601-1 Class. CEI 62-5 – CT 62 – Fascicolo 8858 Anno 2007 – Edizione Terza + Corr. IEC 2007 + IS IEC 2008 “Apparecchi elettromedicali – Parte 1: Prescrizioni generali relative alla sicurezza fondamentale e alle prestazioni essenziali.
Norma CEI EN 60825-1 – Class. CEI 76-2 – CT 76 – Fascicolo 9891 – Anno 2009 – Edizione Quinta+EC1 – Sicurezza degli apparecchi laser – Parte 1: Classificazione delle apparecchiature e requisiti.

il diodo

Comincio con lo spiegarvi che alla base di questa tecnologia ci sono i diodi.

I diodi sono componenti elettronici molto utilizzati, ne esistono di vario tipo tra cui il LED e il Diodo Laser.

LED

In elettronica il LED (sigla inglese di Light Emitting Diode) o diodo ad emissione di luce, è un dispositivo optoelettronico che sfrutta la capacità di alcuni materiali semiconduttori di produrre fotoni attraverso un fenomeno di emissione spontanea.

Sono molto versatili e utilizzati in molti ambiti (ad esempio, è facile che molte fonti di illuminazione dei vostri centri estetici siano a led).

DIODO LASER

Come i diodi LED, anche i diodi laser emettono luce.

Il laser a diodo è un dispositivo in grado di emettere un vero e proprio fascio laser, cioè una luce ad alta intensità emessa in poco tempo e a spettro ristretto. 

laser a diodo

Epilazione progressivamente definitiva

La lunghezza d’onda che serve per l’epilazione progressivamente definitiva è 808nm che, è stato studiato, è quella efficace per bruciare il bulbo del pelo. 

Altri due parametri sono che il bulbo brucia entro i 40 J/cm²  erogati tra i 100 e 300 ms (parametro massimo consentito in estetica). 

Il Joule [ J ] è l’unità di misura, per farla semplice, utile a misurare il calore generato in quel punto in quel tempo; tempo misurato in millesimi di secondo [ ms ].

Scegliere un'apparecchiatura

Ora togliamoci i panni da ingegnere (che non siamo) e cerchiamo di capire come scegliere un’apparecchiatura senza incappare in fregature. 

Innanzi tutto, l’azienda che vi propone un laser a diodo DEVE fornirvi un manuale e le relative schede tecniche.

Con sotto mano la SCHEDA TECNICO-INFORMATIVA N. 21B, fate subito un confronto ciò che viene indicato nella scheda tecnica dell’apparecchiatura proposta e ciò che prevede la normativa.

Altre informazioni da tenere in considerazione

Watt

Un dato che potete prendere in considerazione sono i Watt della macchina. Perchè? 

1 W = 1 J/s ➡️ Cioè un Watt equivale a 1 Joule al secondo quindi più Watt ha un’apparecchiatura, più Joule riesce a generare nel lasso di tempo che vi ho indicato prima.

Protocolli di lavoro

Un altro dato semplice che può aiutarvi nella scelta giusta è questo: i protocolli di lavoro che l’azienda vi propone.

Pizzicore

Se dovete scegliere un laser e l’azienda che ve lo propone ve lo fa provare, potete valutare il classico pizzicore che si sente durante una seduta di laser al diodo per epilazione. 

Se dopo un paio di passaggi sentite pizzicare, il laser lavora bene. Al contrario, se c’è l’esigenza di dover fare numerosi passaggi prima di sentire il classico pizzicore, allora probabilmente questo laser è più “debole”.

Durata degli impulsi 

La durata dell’impulso laser che viene espressa in millisecondi [ms] è un dato acquisibile in autonomia dalla scheda tecnica, la normativa prevede che si indichi il range; range che varia da T=10ms a T=300ms.

Questo perchè la durata dell’impulso varia in base al fototipo che riceve il trattamento.

Sistema di raffreddamento

Altra cosa che potete verificare abbastanza in autonomia, durante un prova della macchina, è se ha un sistema di raffreddamento gestibile dall’operatore oppure è integrato e quindi “fisso” . 

È possibile accorgersene dal surriscaldamento del manipolo

Se un manipolo si scalda facilmente anche facendo aree piccole, è facile che si usuri velocemente. Il rischio è che nel giro di poco tempo (diciamo circa un anno di utilizzo) voi dobbiate di nuovo mettere mano al portafoglio per cambiarlo (parliamo di una cifra che si aggira intorno ai 1000 €).

Laser a diodo o laser a fibra?

Ultimamente mi state chiedendo informazioni maggiori in merito ai Laser in Fibra.

Ma cosa sono queste “nuove tecnologie” in fibra?

Ragazze la differenza sta nel dove si trovano i diodi!

Nel laser a diodo, i diodi si trovano all’interno del manipolo.

Nel laser in fibra, invece, i diodi sono nell’apparecchiatura, la luce generata dagli stessi viene convogliata al manipolo attraverso la fibra ottica.

Insomma la fibra è il “mezzo di trasporto” del fascio luminoso.

Il vantaggio?  Un manipolo più leggero!

Punto. Non è migliore o più potente.

Nuova normativa CE 2020

Le aziende che in prospettiva vogliono adeguarsi, daranno continuità alle assistenze ect. ma se un’azienda non ha questa intenzione, Voi che avete acquistato la macchina da loro, probabilmente al primo problema, avrete la necessità di cambiare la macchina.

Se siete in procinto di comprare, c’è chi consiglia di farvi mettere per iscritto che l’azienda è in procinto di adeguarsi alla normativa e/o che comunque in caso di problemi, l’azienda vi cambierà la macchina, con una conforme alla nuova normativa CEHo chiesto al nostro avvocato se un pezzo di carta di questo tipo possa avere valore legale e mi è stato risposto di NO.

💡Il Consiglio estetispa academy

Visti gli investimenti, ricordate che almeno una volta ogni 12/18 mesi è bene far “tagliandare” l’apparecchiatura. 

Chiedete i costi per non avere sorprese.

Spero di esserci stata utile

La Vostra Valentina

Non vuoi perderti le prossime novità di settore?

Seguici su tutti i nostri canali!!⬇️

L'articolo ti è piaciuto? Condividilo!!